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Nel 1952 esce a Firenze, per i tipi di Sansoni, "Studio su Mallarmé" di Mario Luzi, un denso libro che s'impone all'attenzione della critica perché il grande poeta fiorentino ingaggia un illuminante e sentito confronto con il poeta francese, fra i più oscuri della letteratura moderna. Luzi, che muove da premesse ermetiche, si misura con Mallarmé usando acuta sensibilità e indubbia lucidità di giudizio, ricercando la suggestione arcana e irresistibile di una poesia che si protende verso l'Assoluto. Nel 1987 Luzi aveva ripubblicato quel libro con un'emblematica Avvertenza, in cui aveva ridefinito il posto che in esso era stato da lui negato all'Après-midi d'un Faune, il famoso poemetto filosofico illustrato da Manet nel 1876. Il volume viene oggi riproposto qui, con una preziosa intervista a Luzi del 1985, insieme a quella storica Avvertenza, della quale è riprodotto in appendice il dattiloscritto, testimonianza diretta della fervida officina del poeta.